La visita all’iconica casa situata nel Golfo di Baratti
Passeggiando nella macchia mediterranea nel Golfo di Baratti, partendo da Demos e in direzione spiaggia del Pozzino, non potrete fare a meno di notare due curiosi edifici. Il primo, immenso, in cemento e dalle forme sinuose. Il secondo, in legno, dalla forma esagonale. Entrambi gli edifici sono stati progettati negli anni ‘60 dallo stesso architetto e sono stati per molto anni in stato di abbandono. Erano quindi per me curiosi edifici che la vegetazione si stava riprendendo e non mi sono mai interessata alla loro storia. Fino a qualche giorno fa, quando riesco a prenotare una visita guidata alla Casa Dinosauro, organizzata dai nuovi proprietari, che negli ultimi anni si sono dedicati al restauro e alla ricerca per ricostruire non solo la casa ma anche la storia di un progetto così affascinante.
‘Le cose che funzionano di più sono quelle a cui nessuno pensa mai’
Vittorio Giorgini
Una ‘storia d’amore’ nata e cresciuta con la casa, che non si esaurisce nelle descrizioni di ‘casa iconica’ e che vi invito ad ascoltare direttamente raccontate dai proprietari. Amicizia, passione e amore per il territorio hanno posto le basi per la nascita di questo progetto e ne hanno anche per poco decretato l’abbandono.
Un progetto ‘nato per caso e quasi per gioco, sfida architettonica e amichevole tra l’architetto fiorentino Vittorio Giorgini e il suo amico e finanziatore Salvatore Saldarini. La casa è realizzata utilizzando reti di ferro e cemento, lasciato protetto da sacchi di yuta affinché si seccasse lentamente mantenendosi elastico. Caratteristica della casa è infatti il sapersi adattare alle sollecitazioni e al peso flettendosi e adattandosi ad esso: si tratta quindi di una costruzione unica in questo genere, considerata il primo esempio di architettura isoelastica ed inserita a buon diritto all’interno del circuito ‘Icon Houses’.
Le linee curve e sinuose del Dinosauro si ritrovano all’interno della casa, dove si respira un senso di pace e benessere. Il bianco è grande protagonista, le pareti sono avvolgenti e le tende in lino sono sorrette da bastoni raccolti in spiaggia. Si tratta di un edificio unico, con una vista stupenda sul mare (adesso parzialmente coperta dagli alberi), che all’interno rivela tutto il suo fascino morbido. Una caratteristica che mi ha molto colpito è anche l’utilizzo di pietre, conchiglie e cocci di vetro per decorare alcuni passaggi interni del ‘dinosauro’. Una costruzione viva, che si svela lentamente agli occhi di chi la osserva. Trovate una bellissima descrizione della casa e della visita in questo articolo.
‘Dopo un certo periodo di tempo, questa casa passava nell’Olimpo delle ‘curiosità’ e del kitsch, equivocata per informale, organica, sculturale o altro, accidenti ai critici!
Non è mai stata vista per ciò che in effetti era: uno sforzo assolutamente estraneo a queste definizioni, un tentativo per capire un sistema di costruzione, con tutti quei limiti dovuti alla mancanza di conoscenza e di esperienza in materia. Per me non fu altro che l’inizio del lavoro..’
Vittorio Giorgini
La passione che muove Luca – il proprietario – e sua moglie Lara, fa loro organizzare con regolarità visite gratuite nella proprietà, come quella che ho avuto la fortuna di poter fare: per maggiori informazioni consigliamo di scrivere a info@casadinosaurobaratti.com o consultare il sito www.casadinosaurobaratti.com, ricco di curiosità e foto della proprietà e la pagina Facebook @casadinosaurobaratti, dalla quale sono via via annunciate le nuove date disponibili.
La visita si è conclusa con un aperitivo della Tenuta Poggiorosso accompagnato da pane e olio e un brindisi collettivo svolto sopra un grande tavolo di cemento circolare, davanti alla casa e con una incantevole vista sul mare di Baratti.
Condividere la storia e la bellezza di un luogo custodito con amore ci ricorda come la cultura, l’amicizia e la voglia di innovare possono portare gli uomini a creare grandi progetti che il tempo può trasformare ma non cancellare. Sono felice di sapere che adesso Casa Dinosauro ha preso nuova vita e ringrazio ancora i proprietari che condividono il loro tempo per raccontare una così bella storia di ingegno e di innovazione.
